Una vacanza a Ischia è senz'altro l'occasione per conoscere le vicine Procida e Capri, approfondendo le differenze, che sono tante, insieme a ciò che invece unisce queste tre isole: la straordinaria bellezza del Golfo di Napoli.
Per esempio, chi desidera conoscere le forme e i colori dell'architettura mediterranea non può esimersi dal visitare tutte e tre le località. Magari partendo dalle "
cartoline" di Ischia Ponte e
Sant'Angelo, sull'isola d'Ischia, per poi proseguire il tour con Marina Grande, a Capri, e soprattutto la Corricella, a Procida.
Favoloso!
Solo così, sul posto, sarà possibile cogliere i dettagli che spesso sfuggono alla pubblicistica turistica: il gioco di alti e bassi tra le dimore patrizie e le case dei pescatori a Ischia Ponte; i colori pastello delle abitazioni di Sant'Angelo e della Corricella; la secolare vocazione turistica di Capri, in grado di conferire una dimensione mittleuropea ad ambienti altrimenti simili alle altre isole del Mediterraneo. Un dettaglio non da poco, se già nel 1904 l'impressione di due colte viaggiatrici americane, le sorelle Fitzgerald, era che:
"La grande bellezza dell’isola ha attirato stranieri da tutte le parti del mondo che hanno costruito ville in molti piacevoli pendii, (...) introdotto un senso di ordine e di pulizia che non si trova in alcuna altra città meridionale italiana; e se il colore locale è stato cancellato in parte, questo forse è compensato come indicato agli abitanti dal modello di civltà."
(Augustine e Sybil Fitzgerald, Ischia e Capri, Imagaenaria, 2008).
Tuttavia, l'architettura degli ambienti costieri è solo uno degli aspetti in comune. Il secondo, persino superfluo da ribadire, è il mare. I "Faraglioni" e "La Grotta Azzurra" a Capri; la "
Grotta del Mago", "La Nave" e il "Fungo" a Ischia; l'incantevole "Golfo di Gènito" tra Procida e Vivara, sono solo alcuni dei luoghi più famosi, cui naturalmente andrebbero aggiunte tante altre insenature, baie, cale piccole e grandi di cui son piene queste isole, in special modo Ischia che è la più grande delle tre.
La differenza, anche qui, è nel rapporto tra gli isolani e il mare. Celebre la tradizione marinaresca di Procida, la sua flotta di pescherecci è tuttora una delle più importanti del Mediterraneo, per non dire dei tanti procidani sparsi per il mondo come ufficiali di macchina e coperta sulle navi mercantili, sulle petroliere, sulle navi da crociera delle più importanti compagnie marittime del mondo. Il rapporto degli ischitani col mare è invece sempre stato più ambiguo: Ischia è un'"
isola di terra", storicamente dedita all'agricoltura, soprattutto alla viticoltura, mentre i mestieri del mare sono sempre stati appannaggio di minoranze concentrate nei borghi della
Mandra, Sant'Angelo,
Testaccio e nei rioni marinari di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio. Discorso simile per i capresi, prima dell'avvento del turismo, per lo più agricoltori e produttori di corallo. Emblematica, a riguardo, la testimonianza dello scrittore inglese, ma caprese d'adozione, Norman Douglas. Questi, nel 1931 in vacanza sull'isola d'Ischia, così descrive la differenza tra gli agricoltori ischitani e i cugini capresi:
"Gli ischitani sono poveri, pochi di loro sono proprietari del terreno che coltivano; anche in questo si distinguono dai contadini capresi - parecchi dei quali sono almeno tre volte più ricchi dei forestieri che visitano le loro 'umili' casette."
(Norman Douglas, Isole d'estate, Imagaenaria, 2004).
Naturalmente le differenze non vanno enfatizzate oltremodo. A parte la diversa storia geologica - Capri è di origine carsica; Ischia e Procida di origine vulcanica -, queste tre isole del Golfo di Napoli concorrono grandemente al prestigio della Campania e del meridione d'Italia. Non solo. Il turismo è l'unico strumento in grado di valorizzarne a dovere storia, cultura e immagini. Le stupende immagini di tre isole dove è un privilegio vivere e una fortuna venire in vacanza.
Viva Ischia, Procida e Capri. Viva il Golfo di Napoli!!!
Twitter: @prontoischia